K1 – KickBoxing

La parola Kickboxing è stata inventata in Giappone negli anni 60. In quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto erano il Full contact karate, la Muay thai, il Sambo russo, il Taekwondo ed il Sanda cinese.

I promotori giapponesi vedendo il successo ottenuto nei match di Thay boxedecisero di eliminare i colpi di gomito, ginocchio e le prese.
Rimase uno sport da combattimento nel quale gli atleti usano i pugni e calci alle gambe al tronco e al viso.

Oggi sono previste quattro specialità: Light contact che prevede uno scambio di colpi ad impatto limitato con l’obiettivo di toccare il più possibile l’avversario Semi contact che prevede lo scambio veloce di colpi dove vince chi colpisce per primo l’avversario, i combattimenti sono molto simili alle gare di karate, la velocità agevola i colpi d’incontro.

Full contact “pieno impatto” i colpi sono portati a fondo e il suo scopo principale è la ricerca del KO, sono obbligatorie le protezioni per testa, e gambe. Low Kick combattimento a pieno impatto che prevede anche i calci bassi al disotto del bacino.

In Giappone venne poi creato un torneo chiamato K-1, in cui K sta per Karate, Kempo e KickBoxing. In questo torneo le regole sono quelle della KickBoxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati.

Lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi.
Viste le borse elevatissime e l’entusiasmo enorme dei giapponesi in questi avvenimenti, il K1, nome corretto K1 GRAND PRIX è diventato il più importante torneo al mondo, dove i migliori atleti si confrontano a Tokyo per la finalissima. Il regolamento del torneo è chiamato K-1 Style.

Skills

Posted on

23 March 2020